Il report di Alessandro Beber che in tre giorni tra il 2012 e 2016 insieme a Gianni Canale ha aperto ‘Spes Ultima Dea’, una nuova via d’arrampicata al Crozzon di Brenta, Dolomiti di Brenta.
I ricordi cominciano a sfumare, ma se non sbaglio le cose sono andate all’incirca così… Nell’agosto 2012, nell’ambito del progetto “Dolomitiche – opere d’arte a cielo aperto”, ci eravamo accordati per un’uscita sulla via Emi al Castello di Vallesinella ma poi all’ultimo momento Franco Cavallaro, il protagonista, era stato bloccato da un impegno… così con l’amico Gianni Canale, alias la forza della Natura, avevamo una giornata libera da riorganizzare!
Tempo prima avevo adocchiato una linea molto attraente sul Crozzon di Brenta, ma la possibilità che non fosse già percorsa da altre vie sembrava assolutamente improbabile, per cui proposi di andare in perlustrazione. Sapevamo dell’esistenza di un paio di vie in quella zona della parete, la Via del friend perso e la via Los Angeles, ma non avevamo informazioni precise sul loro tracciato.
Quel giorno ci alzammo per sette lunghezze di corda senza trovare segni di passaggio, su roccia fantastica e difficoltà tutto sommato abbordabili, quindi giù in doppia con il morale alle stelle. Neanche un mese dopo eravamo di nuovo alla base, pronti a proseguire: questa volta però trovammo subito un paio di chiodi e un hexentric incastrato sui due tiri successivi (a tutt’oggi non abbiamo capito a quale via appartengono…), ma decidemmo di proseguire comunque verso il magnifico pilastro giallo della parte alta.
Qui le cose diventano più serie, ma con un po’ di fortuna a fine serata avevamo trovato la strada verso l’alto, aggirando con un paio di spettacolari traversi le zone più repulsive. Sapevamo che ormai un’altra giornata sarebbe stata sufficiente per concludere la via, ma l’arrivo dell’autunno sentenziò la fine della stagione.
Nel 2013 per qualche ragione non ci fu modo di riunire la cordata, così come nel 2014… e anche il 2015 non ci portò fortuna. La via sul Crozzon era sempre lì nella nostra testa, ma le telefonate che ci scambiavamo con Gianni servivano solo a prendere consapevolezza che ottenere un appuntamento con il diavolo sarebbe stato più semplice. I nostri pochi buchi liberi da impegni famigliari e lavorativi non combaciavano mai. Nel 2016 giuriamo solennemente di riunirci entro l’anno, e ci riusciamo in extremis a fine settembre: quattro anni dopo la nostra scalata è finalmente conclusa, a dimostrazione del fatto che la speranza è l’ultima a morire!
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In quest’estate del 2017 siamo tornati a godercela, ripetendo la via per intero e liberando un paio di lunghezze dove in apertura ci eravamo appesi per chiodare. Bisogna dire che la pazienza messa in campo è giustificata, perché la via è semplicemente stupenda: varia, continua, impegnativa al punto giusto, su roccia “titanica”, come direbbe Gianni.
Quel paio di lunghezze centrali dove abbiamo trovato dei segni di passaggio forse potevano essere modificate ed evitate con delle varianti, ma alla fine abbiamo deciso di dare la precedenza alla logica del tracciato, mantenendo quella che ci sembrava la linea più ovvia per raccordare la parte bassa alla parte alta.
Auguriamo ai ripetitori buon divertimento e ringraziamo di cuore Corrado & Pia del rifugio Casinei e tutta la famiglia Leonardi del Rifugio Brentei per la sempre magnifica accoglienza!
di Alessandro Beber
Alessandro Beber ringrazia gli sponsor SCARPA, Millet e Rock Empire
SCHEDA: Spes Ultima Dea, Crozzon di Brenta
LINK: Vai a tutte le vie delle Dolomiti di Brenta nel database di planetmountain.com