Il 22 luglio 2018 il 30enne polacco Andrzej Bargiel ha effettuato l’ambita e storica prima discesa del K2 con gli sci, partendo dagli 8611 metri della cima della seconda montagna più alta della terra.
Domenica 22 luglio, data assolutamente storica per lo sci in alta quota grazie al polacco Andrzej Bargiel che ha effettuato la prima discesa integrale con gli sci del K2, la seconda montagna più alta della terra, quella considerata da tutti la più pericolosa e difficile in assoluto.
Il 30enne polacco Bargiel si era recato nel Karakorum a metà giugno, acclimatandosi sui pendi del Gasherbrum II. A causa delle condizioni avverse non ha potuto tentare la cima, però e insieme al team si è spostato al Campo Base del K2, dove ha iniziato velocemente la salita della via Cesen sullo Sperone Sud-Sudest. Il 19 luglio è salito al campo 2, mentre il giorno successivo ha raggiunto Campo 3 a 7000 metri insieme a Janusz Gołąb. Ieri invece è partito da solo e, arrampicando senza ossigeno supplementare, ha raggiunto la cima verso le 11:30. Da lì ha messo gli sci agli scarponi e ha iniziato la storica discesa, lungo la spalla verso la via Cesen, poi sotto gli enormi seracchi sul difficile traverso della variante Messner per poi raggiungere la linea aperta dai compatrioti Jerzy Kukucka e Tadeusz Piotrowski nel 1986. Bargiel è tornato al campo base verso le 19:30, dopo essere stato costretto a fare una calata in doppia circa 50 metri sopra il Collo di Bottiglia e dopo aver aspettato al Campo 4 che le nuvole si dissipassero.
La discesa con gli sci dal K2 è l’impresa che molti consideravano l’ultima frontiera dello sci estremo e la montagna di 8611 metri era ovviamente stata tentata in passato. Già nel 1998 le guide alpine valdostane Edmund Joyeusaz e Marco Barmasse erano partite con gli sci da 7000 m circa, mentre nel 2001 Hans Kammerlander ha sciato circa 400 metri dalla vetta prima di abbandonare il suo tentativo dopo la caduta mortale di un alpinista coreano. Nel 2009 Michele Fait ha perso la vita sciando dal campo 2 sulla via Cesen sotto gli occhi del compagno svedese Fredrik Ericsson che, nel 2010, è deceduto al Collo di Bottiglia durante il suo tentativo di realizzare la sognata prima discesa con gli sci del K2.
La discesa di Bargiel è avvenuta con il supporto di Gołąb, Piotr Pawlus, Marek Ogień e di suo fratello Bartłomiej che è stato fondamentale, non solo nel recente soccorso dello scozzese Rick Allen su Broad Peak, ma anche per aver fatto volare il suo drone fino a 8500 metri per individuare la linea di discesa. Già nel 2016 Andrzej Bargiel aveva tentato di sciare il K2 ma il tentativo fu abortito a causa delle elevate temperature e le condizioni pericolose. Nel 2013 aveva sciato dallo Shisha Pangma Centrale, e dopo aver raggiunto la cima del Broad Peak nel 2014, nel 2015 ha sciato il Manaslu.
Vale la pena notare che, secondo Alan Arnette, il 22 luglio 31 altri alpinisti hanno raggiunto la cima del K2. Questo porta il numero di salite a 63 in questa stagione – quasi un record assoluto – ma quella di Bargiel è sicuramente quella che verrà ricordata di più.