Da sabato 13 aprile, Giorgio Gobbo, voce storica della Piccola Bottega Baltazar, inizia il suo tour: un “pellegrinaggio” musicale nel cuore della natura, in 7 luoghi, tra montagna e pianura in cui si è invitati a camminare con l’artista e a cogliere il legame tra musica e natura.
Un tour unico, diverso, dove la musica è connessa alla natura e il pubblico è invitato a camminare e scoprire dei luoghi, come parte integrante dell’esperienza live: è il “pellegrinaggio” musicale di Giorgio Gobbo, una delle più apprezzate voci del folk italiano.
Da sabato 13 aprile partirà l’originale tour: “Un omaggio ad alcuni dei paesaggi naturali nei quali ho trovato il filo di un canto o un sentiero di parole. Una serie di performance all’aria aperta, rigorosamente acustiche, che ho pensato per me e aperte a tutti i viandanti”.
Sette concerti che saranno anche occasione di cammino e di incontro e il modo più adatto per scoprire le canzoni dell’album Nettare dell’estate, proprio nei luoghi che hanno regalato l’intuizione che ha ispirato questo lavoro. Sette tappe, sette esibizioni dal vivo, sette percorsi, facili e suggestivi, dove Gobbo camminerà portando con sé la chitarra.
“E’ il mio personale pellegrinaggio musicale: un viaggio che incontra l’alba, il giorno e la notte in ambienti dove il selvatico ancora si rifugia. Io ci metterò la musica, chi vuole può portarsi un plaid e vettovaglie; ci sarà da vivere l’esperienza offerta da sette scenari diversi fatti di alberi, alture, cielo.”
Il tour andrà dalla pianura ai 2200 metri di Passo Giau, sulle Dolomiti: partirà dal grande albero della Certosa, a Vigodarzere, sabato 13 aprile, e toccherà poi l’ex cava di Monte Croce, a Battaglia, il Rifugio Monte Comun, a Zovon di Vò, il Rifugio Alpe Madre, sul Monte Grappa, il Forte Interrotto, sull’Altopiano di Asiago, il cerchio dei Druidi, sul sentiero delle creste, a Castelnuovo di Teolo e infine, domenica 19 maggio, la chiesetta di San Giovanni Gualberto al Passo Giau. La partecipazione ai concerti è gratuita e aperta a tutti.
Nettare dell’estate, il primo album solista di Giorgio Gobbo, pubblicato alla fine del 2018, è un progetto nato dal contatto con la montagna e la natura, alla natura e alla montagna doveva tornare. Un omaggio che assume un valore speciale quest’anno, dopo il disastroso evento che ha colpito i boschi delle Dolomiti e delle Prealpi.
“Nettare dell’estate” è disponibile negli store digitali e nel sito di Azzurra Music.
info: www.giorgiogobbo.it
PELLEGRINAGGIO MUSICALE, parte prima – Primavera
Tappa 1 – Sabato 13 aprile ore 6 di mattina – Grande quercia sull’argine della Certosa (Vigodarzere, Padova)
All’incrocio tra via Certosa e via Lungargine Brenta si prosegue sulla ciclo-pedonale che percorre la sommità arginale del fiume. Sulla destra appare l’edificio cinquecentesco dell’ex convento dei monaci certosini, eventualmente visitabile solo lungo il perimetro esterno. Dopo circa 300 mt si giunge all’imponente quercia secolare, una farnia alta circa 20 metri.
Tappa 2 – Sabato 20 aprile ore 12 – Radura della ex cava Monte Croce (Battaglia Terme, Padova)
Si parcheggia presso l’area “sosta camper” nei pressi della rotonda in fondo a Viale degli Alpini. Da lì a piedi si va ad imboccare la sterrata via Montenovo, verso il percorso noto come “Ferro di cavallo”. Dopo circa 5 minuti, all’altezza di un cartello informativo si prende a sinistra il sentiero che in pochi passi porta alla radura ai piedi della parete di antracite scavata ai tempi in cui il luogo era una cava (tenere sempre la sinistra dove la traccia biforca).
Tappa 3 – Lunedì di Pasqua 22 aprile ore 14 – Rifugio Monte Comùn (Zovon di Vò, Padova) Il rifugio si raggiunge in circa 25 minuti a piedi dal parcheggio di Piazza Zattarin a Zovon (davanti al Ristorante Al Torcio) prendendo il sentiero che parte alla destra della pizzeria Oasi. Io sarò l’elemento musicale di una festa più ampia organizzata dagli amici del Comùn che metteranno a disposizione sin dal mattino i prati con l’erba tagliata, l’acqua e il panorama. E’ possibile portarsi il pranzo al sacco, la partecipazione è libera ma chi vuole potrà prenotare entro il 14 Aprile al numero 3358445576 una bottiglia di vino dei Colli a 4 euri e un cestino di uova sode a 3 euro per sé e per chi lo accompagna.
Tappa 4 – Domenica 28 aprile ore 15 – Rifugio Alpe Madre (Monte Grappa) Via Col Moschin, 2 – Solagna (VI)
In auto si prende la strada che da Romano d’Ezzelino porta in Cima Grappa (strada Cadorna, per circa 12 km) fino a Camposolagna; qui c’è una diramazione dalla strada principale sulla sinistra. Una volta imboccata la diramazione seguirla fino a San Giovanni ai Colli Alti (già comincerete a vedere le indicazioni per il Rifugio); la strada prosegue a sinistra dietro l’albergo San Giovanni, dopo aver proseguito ancora per un chilometro e mezzo, in prossimità di una struttura chiamata Casa Serena (che trovate alla vostra destra), dove la strada diventa sterrata, prendere lo sterrato che sale a sinistra, seguite le indicazioni. A questo punto siete quasi arrivati: passerete appena sotto alla struttura dell’Alpenise, da qui cominciate a cercare un parcheggio (davanti al Rifugio i parcheggi sono molto limitati). Infine si percorre a piedi la discesa sterrata che in pochi minuti arriva al Rifugio dove Dario e il suo staff sapranno offrirvi ristoro. Chi volesse pranzare può prenotare allo 0424 559076 – [email protected]
Tappa 5 – sabato 4 maggio ore 12 – Cortile di Forte Interrotto (Camporovere , altopiano di Asiago, Vicenza)
Dal centro dell’abitato di Camporovere (Roana, Vicenza) prendere “via Monte Interrotto”. La strada è asfaltata per i primi chilometri, poi diventa bianca. La carrozzabile è percorribile in automobile con un po’ di cautela fino ai ruderi del Forte (posto in eccezionale posizione panoramica) dove il cortile a cielo aperto dell’antica struttura offre un’acustica davvero particolare.
Tappa 6 – Venerdi 10 maggio ore 21 – Cerchio dei Druidi, presso il sentiero delle Creste (Castelnuovo di Teolo, Padova)
Si giunge a Castelnuovo percorrendo la SP43 da Teolo puntando il navigatore su “Area Di Sosta Park Rocca Pendice”, all’incrocio tra via Castelnuovo e via Calti Pendice. Spalle al parcheggio si fanno pochi passi a destra verso la breve ripida salita (5 minuti) che porta al sentiero delle Creste (contraddistinto da segnavia). Una volta giunti in piano si riprende fiato e si lascia il sentiero per imboccare sulla destra la traccia che in breve conduce al punto panoramico caratterizzato da alcune pietre poste in circolo detto “Cerchio dei Druidi”.
Tappa 7 – Domenica 19 maggio ore 14 – Prati di passo Giau (Colle Santa Lucia, Belluno)
Puntato il navigatore su Passo Giau (2236 mt slm) si lascerà l’auto presso il parcheggio che si trova sull’omonimo valico, al cospetto della maestosa cima dolomitica del Nuvolau. Spalle al rifugio si imbocca la traccia che in breve conduce ai prati attorno alla chiesetta di San Giovanni Gualberto (visibile sin dalla strada). Concluderò “Il pellegrinaggio musicale, parte prima” nel suo punto di massima altitudine e festeggerò il mio compleanno con chi avrà l’audacia di essere presente.
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