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SuperAlp parte seconda: tra il Gran Paradiso e il Mont Avic

Le nuove sfide della mobilità sostenibile tra grandi opere e piccoli passi. Courmayeur e la nuova, futuristica Funivia del Monte Bianco. Cogne e i prati di Sant’Orso, alla ricerca del giusto equilibrio tra sviluppo turistico ed economia locale. La seconda di tre puntate sull’edizione 2013 di SuperAlp! dalla nostra inviata Simonetta Radice.

Abbiamo concluso la prima parte del nostro viaggio in cima all’Aguille du Midi, da cui scendiamo per usufruire del collegamento bus Chamonix-Courmayeur  – offerto gratuitamente ai turisti – e varcare così molto facilmente il confine con Italia. La giornata è incredibilmente tersa e il Monte Bianco sovrasta maestoso il piccolo paese valdostano mentre i tetti in pioda luccicano al sole. Courmayeur è stranamente poco affollata e silenziosa, ma per capire il perché basta puntare lo sguardo in alto, verso punta Helbronner, dove le gru stanno lavorando alla nuova funivia del Monte Bianco, la cui apertura è prevista per l’autunno 2015. Oggi i turisti che vogliono salire al Bianco tendono ad attraversare il tunnel e usufruire degli impianti sul versante francese.

 L’opera – il cui costo ammonta a 105 millioni di euro – fonde ingegneria e design all’insegna del vetro e dell’acciaio: il progetto prevede una serie di terrazze a sbalzo su punta Helbronner per sfruttare al meglio i ridotti spazi disponibili e, sul punto più alto, una piattaforma circolare di di 14 metri di diametro per una vista a 360 gradi sul Dente del Gigante, sulle Grand Jorasses e sulla Vallée Blanche. Il trasporto dei turisti sarà affidato a cabine circolari rotanti climatizzate (addirittura!), per una capacità complessiva dell’impianto di 300,000 persone all’anno. Da Portal d’Entreves, l’impianto giungerà prima alla stazione di Pavillon du Mont Frety e poi a Punta Helbronner. Fiore all’occhiello del progetto, infine, la galleria verticale di 70 m scavata nella roccia che, oltre a fungere da ancoraggio per l’intera stazione, si collegherà tramite ascensori con un secondo tunnel di 120 metri collegato al rifugio Torino.

Lasciata Courmayeur con i suoi scenari futuristici ci dirigiamo a Cogne con gli autobus di linea. Ho un ricordo d’infanzia legato a Cogne. Una gita scolastica e una guida naturalistica che ci insegnava a distinguere i larici dagli abeti e dai pini. Ma quello che colpisce sempre all’arrivo sono prati, i prati di San’Orso -recentemente insigniti del riconoscimento di Meraviglia Italiana – distesa candida in inverno, festa di fiori in estate e a seconda delle stagioni pista da sci di fondo, di nordic walking o mountain bike alla ricerca di un connubio tra turismo sostenibile e tutela delle risorse naturali. Non si può parlare di Cogne senza parlare del più antico parco nazionale italiano, quello del Gran Paradiso anche perché proprio qui la Fondation Grand Paradis ha la sua sede principale.

La Fondazione, nata nel 2007 e, da sempre vocata al turismo naturalistico, ha abbracciato un nuovo progetto di mobilità sostenibile- RIDE Gran Paradiso – basato sul bike sharing elettrico e alimentato da solare fotovoltaico. “La nostra stagione turistica si compone essenzialmente di un buon periodo estivo ma da una stagione invernale relativamente corta” dice il direttore Luisa Vuillermoz “Cogne punta soprattutto sullo sci di fondo mentre il comprensorio per la discesa è limitato. Il nostro impegno è quello di allungare il più possibile la stagione fruibile e quella della mobilità elettrica in montagna è senza dubbio una sfida su cui vogliamo puntare”.

Abbandonato dalla Regione il progetto del collegamento ferroviario con Pila sfruttando l’antica galleria dei minatori, e con un possibile collegamento funiviario su cui però non è stata ancor detta l’ultima parola, il comune di Cogne ha deciso di puntare sulla mobilità sostenibile acquistando circa 70 biciclette, oggi a disposizione dei turisti gratuitamente. “Il progetto è stato accolto molto favorevolmente anche dai cittadini” aggiunge il sindaco di Cogne Franco Allera “E molti di loro hanno scelto la bicicletta elettrica come mezzo di trasporto quotidiano”. Non solo: per offrire supporto alle attività di trekking intervallivo, la Fondation Grand Paradis e il Parco Naturale Regionale del Mont Avic hanno organizzato il servizio TrekBus Giroparchi, una serie di  autobus a chiamata che collegano i comuni della Valle del gran Paradiso a quelli del Mont Avic permettendo ai turisti di scegliere percorsi non necessariamente ad anello. Così, la mattina dopo il nostro arrivo a Cogne, utilizziamo il servizio per arrivare al rifugio Sogno di Berdzé e iniziare a piedi la traversata verso il lago Miserin fino agli alpeggi di Dondena. Abbiamo l’onore di avere con noi  l’alpinista Abele Blanc, che nell’aprile 2011 ha raggiunto con la vetta dell’Annapurna il suo quattordicesimo ottomila. Nonostante questo, è con la massima naturalezza che alla mia domanda sulla  facilità della via normale alla Rossa della Grivola risponde: “In montagna non c’è niente di facile”. Con noi c’è anche Marco Onida – segretario della Convenzione delle Alpi negli ultimi 6 anni e da poco avvicendatosi con il nuovo segretario Markus Reiterer – che ha alacremente lavorato per far conoscere e attuare i protocolli della Convenzione delle Alpi a tutti i comuni e a tutti gli enti che vivono le problematiche legate al territorio montano.

C’è ancora molta neve alla Fenetre de Champorcher e il lago Miserin è in gran parte ghiacciato. Dopo una sosta dedicata alle prelibatezze locali al rifugio Miserin scendiamo verso Dondena dove, invece, i prati e i pascoli sono disseminati di genziane e ranuncoli, spuntano anche le prime stelle alpine. Riprendiamo il servizio di bus a chiamata che ci porta fino ad Aosta ,da dove con l’autobus di linea ci dirigiamo verso Saint Remy en Bosses per l’ultima parte del nostro viaggio, tra la Via Alpina e la cultura Walser.

Simonetta Radice

Gran Paradiso Film Festival
E’ tutta dedicata all’acqua l’edizione 2013 del Gran Paradiso Film Festival, una delle più importanti manifestazioni cinematografiche della Regione Val D’Aosta. Con l’obiettivo di contribuire alla diffusione del cinema naturalistico e allo sviluppo di una sensibilità ambientale comune, il festival vede oltre alle proiezioni dei film in concorso una serie di incontri e conferenze di approfondimento dedicati a tematiche naturalistiche e scientifiche. Dal 26 al 31 agosto 2013 a Cogne, Rhemes-Saint-Georges, Valsavaranche, Villeneuve e Ceresole Reale

SUPER ALP! 2013
15/07/2013 –
SuperAlp 7: Confini, antiche vie, vecchi e nuovi abitanti delle terre alte
19/06/2013 –
Super Alp! 7, il viaggio (sostenibile) attraverso le Alpi

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